Puzza di chiuso
- GieRRe
- 9 gen 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Un cartello diventato indecifrabile.
Battuto dal vento, inzuppato d’acqua, arso dal sole.
Invecchiato, consumato.
Esposto.
Una stanza chiusa, su un comodino un quaderno dimenticato.
Uno spiffero, un fascio debole di luce, umidità.
Intatto, intero.
Taciuto.
Tempo scritto o evitato.
Consumarsi d’acqua, d’aria, di sole, di terra.
Permettersi di respirare.
Sotto i tetti, dietro tende e finestre, in fondo ai cassetti,
lacrime smorzate, sogni interrotti, domani impossibili.
Il lusso sono spazio e aria.
Perché lasciare puzza di chiuso?
Voce.
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