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Dubbi? Nessuno. Buon 2017

  • GieRRe
  • 4 gen 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Fare la scrittrice.


Poi inizi a lavorare in un centro scommesse e pensi che intanto va bene così.


Dici a te stessa che continuerai a scrivere ogni volta che potrai, che è solo un momento necessario ma che non va a incidere sul tuo sogno che resta sempre lo stesso e a cui ti dedicherai in tempi migliori e ogni volta che potrai.


Dedichi alla scrittura un tempo infinitamente piccolo e l’unico momento in cui ti ricordi di quale fosse il tuo sogno iniziale è quando, raramente, qualcuno ti chiede, cosa vorresti fare da grande.


Ti rendi conto che il sogno si allontana e preferisci concederti altre occasioni, altri obiettivi, altri risultati piuttosto che ammettere che ti stai perdendo. Ogni volta che decidi di raccogliere le forze per dedicarti a quello che vuoi veramente, contemporaneamente trovi anche il modo per disperderle.


La sera vai a dormire promettendoti che il giorno dopo inizierai a scrivere un racconto. Il giorno dopo invece inizi a pulire casa, a spostare mobili, a pulire i vetri, a scrivere mail, a fare esercizi di pilates piuttosto che mantenere la tua promessa a te stessa.


Rifai anche il letto sfatto.


Cambi lavoro e sei leggermente più contenta, fatto che racchiude la scusante per dedicarti ancora meno a quello che dici di voler fare.


Partecipi ad un concorso e questo mette al sicuro il tuo sogno dandoti un po’ di respiro. Per qualche tempo potrai dire che hai fatto questo, hai scritto questo, hai partecipato ad un concorso.


La soddisfazione degli altri non ti soddisfa.


Sei al 5 per cento di quello che avevi in mente di realizzare.


Apri un blog e inizi a scriverci una volta ogni morte di papa (sarebbe stato molto più intelligente scegliere la fine di un governo, i tempi sarebbero stati più stretti).


Qualcuno ti sveglia dicendoti che alla favoletta della scrittrice non ci crede proprio nessuno, tu stessa in primis.

Ti spacci per una sognatrice e aspirante scrittrice quando l’ultima prova scritta che sei riuscita a superare è stata l’auto-compilazione del 730.


Credibilità sotto i piedi. Spronare gli altri senza sforzarsi nella propria lotta, troppo facile.


Inizi a scrivere tutti i giorni. Nessuno ti segue, pensi. Nessuno ci crede. Ma tu sì. Dal 5 per cento ti sposti al 7 per cento perché l’obiettivo è da capogiro.

Tu ci credi.


Esci per fare una prova breve di quello che lasci che ti succeda ogni volta che rimandi il tuo sogno.

Esci per andare a vedere Firenze dalla Basilica di San Miniato al Monte. L’obiettivo è vedere Firenze da lì. Lungo la strada inizi a trovare bar dove fermarti, librerie dove leggere, passi vicino a casa di amici che potresti fermarti a salutare, vedi scorci che potrebbero racchiudere la città che hai deciso di andare a vedere, ti viene in mente che potresti fare un altro giro e approfittare per andare a fare la spesa, devi pagare una bolletta. Firenze l’hai già vista da San Miniato, stai perdendo tempo. Potresti andarci domani, fa freddo. È tardi. Forse potresti andarci con qualcuno. Queste scarpe non sono le più comode, avrai mal di piedi. Arrivata alla Torre di San Niccolò ti dici che potresti fermarti anche lì. Alla fine volevi fare una passeggiata e l’hai fatta, anche bella lunga. Ma non era questo l’obiettivo: volevi arrivare a San MIniato per vedere Firenze da lì.

La cosa più difficile è rimanere concentrati sull’obiettivo che noi stessi mettiamo alla prova.


Rimanere concentrati significa decidere cosa ci serve per strada e cosa non ci serve, almeno per quell’obiettivo preciso, significa scegliere e non lasciarsi spostare, spaventare, sopraffare o ammaliare da altre cose che per quel momento rispetto a quell’obiettivo vanno messe da parte.

Da lì una Firenze splendida e una bella sensazione di vittoria.

Margine di miglioramento: ampio.

Obiettivi posti: vasti.

Dubbi: nessuno.


 
 
 

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